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Settembre 24, 2002

Un sequestro tira l'altro - it.diritto.internet -

brogliomontani.it e digitalsin.org sono gli ultimi due sequestri di cui si ha notizia dal noto newsgroup che si occupa di diritto e internet. Il primo come si evince interrogando www.archive.org era un "sito italiano dedicato allo studio dei sistemi di codifica SAT digitale", il secondo ha irritato un sacro magistrato della repubblica su vicende legate alla "tangentopoli barese". Cosa lega questi due siti? Leggete con attenzione il decreto di sequestro sul primo dominio citato e capirete... ;^)
http://web.archive.org/web/20010928031607/http://www.brogliomontani.it/


La "Telefonica di Spagna" ci lascia senza Batasuna.org - Indymedia Euskal Herria -

Aznar con i suoi contatti (leggasi "Telefonica de España"), ha ottenuto quello che non aveva potuto fare per via legale al momento; che il sito di batasuna sparisca dalla rete delle reti. "Grazie" al ISP del gruppo Telefonica, nessuno dei suoi usuari può accedere al suddetto sito. Un ISP privato (anche se sarebbe da vedere se ha cambiato mani con la privatizzazione), ci installa un firewall governativo in puro stile cinese, facendoci navigare in una rete delle reti dai contenuti accuratamente selezionati. In questo momento (15.15) il sito di Batasuna è l'unico non accessibile in tutto il suo genere; mentre è accessibile da tutti gli altri provider nazionali.

Liberta' digitali, le pressioni dell'11/9

Un rapporto redatto da EPIC e Privacy International testimonia come in mezzo mondo siano passate leggi sul monitoraggio delle comunicazioni un tempo ostacolate
http://www.privacyinternational.org/survey/phr2002/

Internet e' cambiato dopo 11/9 lo denuncia RSF - ansa -

Reporters sans Frontieres denuncia'la crociata antiterroristica che pone il web sotto tutela dei servizi di sicurezza'. L'associazione francese se la prende anche con l'Italia dove nel dicembre 2001 e' stata adottata una legge che 'autorizza l'intercettazione dell'email o la conservazione dei dati di connessione e telecomunicazione'. Secondo RSF, e' 'inquietante' che persino i paesi di 'cultura democratica profondamente radicata' abbiano intaccato le liberta' digitali.
http://www.rsf.org/article.php3?id_article=3671

AltaVista, censurata, non ci sta

Anche due dei piu' importanti siti del portalone americano sono bloccati dal regime cinese, come gia' Google.com. L'azienda esprime preoccupazione
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=41371

Aggirato il great firewall of China - http://www.neural.it/ -

Dopo l'annuncio del blocco del piu' popolare motore di ricerca (Google) da parte delle autorita' cinesi, un hacking sopraffino è riuscito ad aggirare quello che ironicamente era stato definito il 'great firewall of China'. Si tratta di un sito mirror di tutto Google, denominato elgooG, ossia come Google, ma scritto al contrario, che osltre ad ospitare le milioni di pagine, le rende visibili anche ai chinesi memorizzando al contrario tutte le parole, incluse quelle di interfaccia! Anche le ricerche ovviamente vanno effettuate scrivendo scrivendo i termini dall'ultima alla prima lettera, e risultati sono perfettamente identici al motore principale, ma anche loro scritti in questa bizzarra forma.
http://www.alltooflat.com/geeky/elgoog/

Diffamazione, chiude un sito comunale

Gestito da volontari, per anni ha raccontato i fatti di Santa Croce di Magliano, in Molise, ma ora chiude in risposta ad una querela sporta dal Sindaco per le lettere pubblicate dal sito. Una versione dei fatti
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=41382

Emblematiche denunce contro Caltanet

La richiesta dei sindacati dei giornalisti di pervenire ad un sequestro del sito supera il buon senso di diverse lunghezze. Anche in rete ci si appella al reato di stampa clandestina
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=41398

FAQ sequestro sito brigaterosse

l 30 Marzo 2002 la Polizia Postale di Milano ha sottoposto a sequestro il sito www.brigaterosse.org (insieme al dominio www.brigaterosse.it, www.brigaterosse.info e la casella di posta elettronica info@brigaterosse.it) da me registrato e curato. Il 5 Settembre 2002 ho registrato il dominio brigaterosse.com al fine di fornire una serie di informazioni per meglio comprendere quanto successo e per cercare di arginare, per quanto mi e' possibile, il diffondersi di notizie false o inesatte. Ogni informazione - sul mio conto, sul sito brigaterosse.org (.it e .info), sul sequestro e sui motivi che lo hanno generato - diversa da quanto riportato in questo sito e' da ritenersi inesatta o frutto della fantasia di qualche giornalista. Fornisco una serie di risposte sotto forma di FAQ
http://www.brigaterosse.com/

Scientology censura webarchive.org (the wayback machine)

Dopo le storiche censure al provider olandese Xs4all e a Google, la Chiesa di Scientology ha operato un'altra clamorosa opera di censura nei riguardi di un sito visitato da milioni di utenti. Si tratta di webarchive.org, altrimenti conosciuto come Wayback Machine, l'archivio di pagine web non più disponibili nei rispettivi siti. I legali di uno dei culti più controversi hanno ottenuto la cancellazione delle pagine di parecchi siti anti-Scientology, agitando il DMCA come spauracchio. Il sito più colpito e' ovviamente Xenu.net, punto di riferimento di tutti i critici di Hubbard e dei suoi peddisequi seguaci.
http://www.neural.it/

* T0rn, l'arresto allarma la comunità whitehat.

L'esperto Kevin Poulsen fa il punto su un'operazione di polizia che per la prima volta in Gran Bretagna prende di mira qualcuno per aver realizzato un software.
http://punto-informatico.it/p.asp?i=41542

* Cinese parla su internet. Arrestato.

Un operaio disoccupato ha voluto fare il passo più lungo della gamba: ha parlato dei problemi della societa' su un sito estero. Ora e' in carcere nella regione dello Hunan
http://punto-informatico.it/p.asp?i=41543

* Denunciati due linuxari italiani.

I due 17enni si conoscevano solo telematicamente, disponevano di notevoli attrezzature e hanno preso di mira un provider di Imperia. Ora sono finiti nei guai. Un'accusa pesante, quella di intrusione abusiva e danneggiamento di sistemi informatici, e' quella contestata ai due ragazzi di 17 anni individuati nelle scorse ore dalla Polizia delle Comunicazioni che sta indagando sugli assalti telematici subiti da un noto provider di Imperia, in Liguria.
http://punto-informatico.it/p.asp?i=41581

* L'Europa opta per la censura su internet.

La convenzione contro il cybercrimine, gia' contestata, si arricchisce del divieto di pubblicare siti antisemiti, razzisti o xenofobi. Più facile chiudere che dialogare.
http://punto-informatico.it/p.asp?i=41582

* Il Grande Fratello esce allo scoperto.

Ormai pare che Palermo sia la sede predestinata di ogni vertice governativo internazionale su tutto cio' che e' tecnocontrollo, governo del web e repressione dell'innata liberta' di azione e diffusione che un mezzo come internet consente.
http://italy.indymedia.org/news/2002/09/87496.php

Memoria libera tutti

Due minacce reali mettono in discussione la libera espressione in Internet e quindi, in un futuro prossimo, la liberta' d'espressione in senso lato nell'emergente societa' dell'informazione.
http://www.ecn.org/sotto-accusa/memoria.html

Lo squadrista Caradonna: chi l'ha visto? (2)

Avanti alla prima sezione civile del Tribunale di Roma, si e' tenuta oggi - 24 settembre - la terza udienza della causa intentata dall'ex parlamentare missino Giulio Caradonna contro l'Associazione Isole nella Rete e il centro sociale La Strada di Roma. Caradonna, oggi presente in aula, chiede un risarcimento di 250 milioni di Lire affermando di essere stato diffamato dal contenuto di un dossier sulla storia del neofascismo in Italia, redatto e pubblicato dal centro sociale La Strada sul proprio sito presso Isole nella Rete. Nel corso dell'udienza Caradonna ha ribadito la sue posizioni, affermando di non aver mai guidato azioni squadriste ne' compiuto atti di violenza ed esigendo una pubblica smentita. Il Presidente di Isole nella Rete, oltre a confermare la verità di quanto contenuto nel dossier, che del resto riportava notizie di pubblico dominio intorno all'attività del Caradonna, ha ribadito le ragioni dell'esistenza dell'associazione, e cioe' di fornire servizi internet alle realtà sociali e di movimento per favorire il diritto alla liberta' di espressione e, tra le altre cose, di affermazione dei principi della lotta antifascista. La prossima udienza si terra' il 28 gennaio 2003. Entro la fine del prossimo ottobre Isole nella Rete dovra' presentare al Giudice la documentazione idonea a dimostrare la verita' di quanto affermato e indicare dei testimoni al corrente delle attività squadristiche portate avanti dal Caradonna negli anni '60 e '70. Facciamo appello a tutte le forze interessate a sconfiggere il tentativo di far cadere nell'oblio gli anni dell'eversione nera, del neofascismo e delle stragi di stato, affinche' collaborino a questo impegno, segnalando con la massima urgenza materiali e documentazione e persone che possano essere chiamate a testimoniare. Tutti i riferimenti su questa vicenda sono pubblicati all'indirizzo: http://www.ecn.org/inr/caradonna/
Associazione Isole nella Rete - inr@ecn.org

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