Caradonna sotto-accusa.
Aggiornamento dell'archivio sotto-accusa
con i casi di censura politica
discussi in questi ultime mesi nella mailing-list cyber-rights a ridosso
della prossima udienza del caso Caradonna vs. Isole nella Rete (Roma,
martedi' 30 settembre 2003) che ci auguriamo per la liberta' di tutt*
concludersi positivamente <http://www.ecn.org/inr/caradonna/>.
Avvisi di garanzia, sequestri e pequisizioni contro Anarcotico.net.
Questa mattina 24/09/2003 i nuclei ROS di Livorno hanno perquisito la
sede di Anarcotico.net sequestrando tutti i computer. All'intestataria
del sito (nonché del sito freecamenisch.net) è stato comunicato un
avviso di garanzia per "sodalizio criminoso con finalità i terrorismo
ed eversione e dal quale deve essere ricondotta la realizzazione di
numerosi attentati dinamitardi e/o incendiari.". Contemporaneamente
venivano perquisite le abitazioni di altri compagni a Pietrasanta di
Lucca, a Sondrio, a Chieti e a Bologna, con le stesse motivazioni
(C.P. 270 bis) per ordine della procura di Genova. In data 17/9 erano
state perquisiste le abitazioni toscana e piemontese di Manuela
Camenisch nonché la cella di Marco Camenisch nel carcere di Pfaffikon
in Svizzera. A Marco inoltre è stato sequestrato il computer portatile
contenente i testi della memoria difensiva scritta per l'imminente
processo.
Tutte queste azioni sono espressione di una palese volontà di
annientamento dell'uomo e del prigioniero Marco Camenisch, colpito
negli affetti e nella catena di solidarietà che da anni lo sostiene in
modo crescente <Anarcotico.net>.
Telestreet e riappropriazione.
Juve-Roma in diretta in tutto il quartiere la denuncia di Sky
Nei giorni precedenti, strane scritte «Montella libero» o Cassano o
Totti sulle mura del quartiere per annunciare la trasmissione di
Juventus-Roma. Domenica sera, il miracolo: bastava sintonizzarsi sul
canale 26 per vedere in diretta la partita Juventus-Roma. La
trasmissione è avvenuta da un palazzo (ovviamente sconosciuto) del
quartiere San Lorenzo a Roma ed è riuscita a rendere visibile la partita
in tutto il quartiere anche ai non abbonati a Sky. L'iniziativa è stata
lanciata dal movimento delle telestreet dopo la chiusura imposta dal
ministero a Disco Volante, una tv di strada di Senigallia .
Censura in rete: mai come oggi.
Lo denuncia uno studio di Privacy International, secondo cui il
controllo delle comunicazioni e le limitazioni all'uso di Internet
crescono di pari passo. Processo a USA e UK
<http://punto-informatico.it/p.asp?i=45307>.
I risultati che non dovevate vedere: kazaa "proibito" ma comunque segnalato su google !
In risposta ad un reclamo ricevuto ai sensi del Digital Millennium
Copyright Act, abbiamo rimosso 12 risultato/i dalla pagina. Se si desidera,
è possibile leggere il reclamo DMCA che ha portato alla cancellazione dei risultati <http://www.chillingeffects.org/dmca512/notice.cgi?NoticeID=789>.
Solidarieta' a Sherman Austin, webmaster di RaiseTheFist.com
"Bene, una cosa che posso dire è che la schiavitù non è mai stata abolita.
Questo paese tiene incarcerata nel complesso industriale delle prigioni più
gente di qualsiasi altro paese al mondo. Circa 3/4 della popolazione
carceraria è nera. Non vedo alcuna differenza tra il presente e il passato:
allora i neri lavoravano come schiavi nelle piantagioni per i ricchi
proprietari terrieri bianchi; oggi i neri lavorano come schiavi nelle
carceri per le multinazionali di proprietà di ricchi bianchi. Questi sono i
primi a fare soldi sfruttandoci. Portiamo ancora le catene. I cacciatori di
schiavi sono stati la prima forma di polizia di questo paese. La schiavitù
non è mai stata abolita. Semplicemente è stata trasferita dalle piantagioni
alle carceri. E' ora di svegliarsi e liberarsi."
Sherman Austin
(da un'intervista rilasciata al sito la Haine)
Sherman Austin, webmaster del sito RaiseTheFist.com, lo scorso 4 agosto 2003
è stato condannato a scontare una pena di un anno di prigione, più tre anni
di libertà condizionata. Il giudice Wilson che lo ha condannato, è andato
ben oltre le richieste dell'accusa e le aspettative dell'FBI e del
Dipartimento di Giustizia, che prevedevano 4 mesi di prigione, 4 mesi di
arresti domiciliari e circa 3 anni di libertà condizionata. Il giudice ha
voluto infliggergli una condanna a titolo di esempio e monito per i "futuri
rivoluzionari".
Durante il periodo in cui sarà sottoposto alla libertà condizionata potrà
utilizzare un Pc, sotto stretto controllo, solo se l'agente preposto alla
sua sorveglianza glielo consentirà. Non potrà utilizzare le proprie linee
telefoniche (adsl e satellitare). Non potrà relazionarsi con individui o
gruppi di qualsiasi genere considerati pericolosi per la sicurezza del
governo e dovrà pagare a titolo di indennizzo una multa di 2000 dollari.
Sherman è stato accusato di aver diffuso su internet informazioni relative
alla fabbricazione di materiale esplosivo, perché nel forum libero di
RaiseTheFist.com un utente anonimo aveva postato una guida contenente
qualche pagina sugli esplosivi.
Decisamente nulla rispetto a quello che si può trovare su siti come
Loompanics.com, Nodoze.net o altri spazi web neonazisti.
In Usa la distribuzione di informazioni sugli esplosivi non è illegale, ma
può essere giudicato illegale il movente di chi le diffonde.
Dato che tra l'altro gli investigatori hanno ammesso di non aver rinvenuto
alcun indizio di reato tra il materiale presente sul pc di Sherman, ci si
chiede quali siano le prove che dimostrino gli intenti illegali di Sherman.
RaiseTheFist.com è nato nel 2000, allorquando Sherman, disgustato dalla
celebrazione per la festa dei presidenti degli Usa, decise di aprire uno
spazio web dal forte contenuto politico, dove la gente potesse esprimersi.
Crescendo, il sito è diventato uno strumento e un mezzo di comunicazione e
organizzazione della lotta contro il sistema, perciò l'FBI e altre strutture
di controllo governative hanno cominciato ad interessarsene (controllo
traffico su connessione adsl, blocco posta e messenger usati nel frattempo
da altri che fingevano di essere Sherman, minacce, ecc) tanto da indurre il
suo web master a spostarlo su un server personale.
L'attacco diretto a RaiseTheFist.com è iniziato il 24 gennaio 2002, quando
circa 25 agenti federali fecero irruzione nella casa di Sherman e lo
interrogarono per parecchie ore. Durante le perquisizioni i pc della sua
rete domestica furono accuratamente controllati e i drive duplicati. Gli
agenti mostrarono interesse anche per i libri e i volantini di contenuto
politico.
Il raid fu motivato dalla presenza su RaiseTheFirst di informazioni per la
realizzazione di esplosivi (qualche pagina di una Guida di protesta postata
anonimamente).
La settimana successiva Sherman fu bloccato dalla polizia insieme ad altri
compagni mentre attendeva l'avvio della marcia contro il World Economic
Forum riunito a New York. Portato nella prigione di Brooklyn Navi Yard venne
ammanettato, interrogato dai federali e quindi, arrestato per "distribuzione
di informazioni relative agli esplosivi su internet". Passato da una
prigione di massima sicurezza all'altra, Sherman venne rilasciato dopo 13
giorni in attesa del processo e tornato a Los Angeles mise di nuovo online
RaiseTheFist.com, oscurato dalla censura governativa.
"RaiseTheFist.com non è stato chiuso, e il Network di Azione Diretta di RTF
continuerà a crescere e rimarrà attivo. La condanna ad un anno di carcere
non rappresenta la sua fine, ma è solo l'inizio."
Sherman Austin
Le compagne e i compagni di Los Angeles stanno preparando una manifestazione
in solidarietà a Sherman e per far sì che condanne come la sua, basate sul
"Patriot Act", non avvengano più. La manifestazione è fissata al 3
settembre, giorno in cui Sherman dovrà presentarsi alle autorità per essere
incarcerato.
Chi volesse partecipare alla mobilitazione internazionale per Sherman può
farlo organizzare presidi all'esterno dei consolati o delle ambasciate Usa.
anarcotico.net