SOTTO
ACCUSA


ARCHIVI



CERCA
 

Novembre 26, 2002

270bis

Offerta speciale dalla procura di Cosenza: come premio per le lotte sostenute in regalo un pratico 270 adatto in tutte le stagioni.

All'alba del 15/11/2002 42 persone sono state raggiunte da procedimento giudiziario aperto dalla procura di Cosenza per 270, associazione sovversiva e cospirazione mediante associazione. Tra questi, 11 uomini sono stati trasferiti al Carcere Speciale di Trani e 2 donne al carcere di Latina, mentre per altre 6 sono scattati gli arresti domiciliari. I capi di imputazione che hanno mosso il Gip sono di cospirazione politica mediante associazione al fine di turbare l'esercizio di governo, propaganda sovversiva tesa a sovvertire violentemente l'ordine economico. Contestati anche reati di danneggiamento. Napoli, Cosenza, Taranto, Reggio Calabria, Vibo Valentia, queste le città dove è stato eseguito il provvedimento. Il trasporto al SuperCarcere di Trani non ha permesso ai fermati nemmeno un contatto con il proprio avvocato. Abbiamo letto con attenzione le prime parti dell'ordinanza di custodia cautelare per i 20 arrestati disponibile sul sito di rainews http://www.rainews24.it/ran24/speciali/arresti_noglobal/default.htm
Veniamo citati in piu' punti, in particolare un paio di pagine sono dedicate ai dati di registrazione del nostro dominio, informazioni semplici da reperire e pubbliche. Si possono visualizzare con un browser all'url http://www.directnic.com/whois/index.php?query=www.inventati.org
Veniamo citati in quanto hosting del sito sudribelle, da qualche mese inattivo come viene segnalato anche nell'ordinanza. Questa vicenda ci appare una tragica farsa. Colpevole pero' di aver trascinato in carcere 20 persone, piu' altrettante iscritte nel registro degli indagati. Facciamo nostre per questo le critiche che da molte parti sono piovute sulla magistratura cosentina e ci uniamo alle voci di coloro che chiedono la scarcerazione immediata degli arrestati. Siamo rimasti colpiti dalle valutazioni effettuate dalla magistratura circa le discussioni tra alcuni degli indagati sulla possibilita' di cifrare le proprie missive. Il solo fatto di tentare di tutelare la propria privacy viene letto come volonta' di dare vita ad una struttura tesa a compiere atti illegali. La nostra Associazione diffonde dalla sua nascita la cultura degli strumenti crittografici come mezzo di tutela della privacy. Il nostro server offre gratuitamente diversi servizi tesi alla tutela della riservatezza delle comunicazioni e dei suoi contenuti. Non accettiamo affatto che queste pratiche vengano criminalizzate, con la falsa giustificazione della tutela della sicurezza del cittadino da spettri quali terrorismo, criminalita' informatica ed, in questo caso, un'associazione sovversiva. Le valutazioni circa l'utilizzo della rete come luogo privilegiato di coordinamento per attivita' eversive di ogni genere ci appaiono ridicole, e non di meno sono sempre piu' frequenti. Dovrebbe essere qualcosa di piu' simile alla Banda Bassotti, che ad un'associazione sovversiva, il gruppo che scelga di sovvertire violentemente l'ordine economico dello stato coordinandosi per telefono e su liste di discussione pubbliche, su siti pubblici in hosting su server che non hanno mai nascosto la propria esistenza. Probabilmente presto leggeremo sui giornali che tra il materiale sequestrato agli indagati vi sono anche intere collezioni di topolino dai quali traevano spunto per l'organizzazione della guerriglia, per fortuna che il commissario Basettoni con l'aiuto dei R.O.S. ha messo fine alle loro losche attivita': il deposito dello zio paperone e' salvo anche questa volta. Se questo fosse un fumetto, probabilmente avremmo voglia di ridere, ma dato che questa e' la vita vera e la gente finisce in carcere per davvero, il riso ci esce con l'amaro in bocca ed il volto cupo.
http://inventati.org - http://autistici.org

Novembre 24, 2002

* Carta d'identita' per Internet in Cina.

(http://www.neural.it/) Un'intera provincia cinese, quella di Jiangxi, ha obbligato tutti gli utenti degli internet cafe' (3.200 in tutto) ad acquistare delle 'access cards' per essere identificati dalla polizia, pronta a monitorare chi usa internet da posti pubblici e cosa essi fanno online. Il sistema richiede agli utenti i propri nomi, indirizzi ed età che vengono automaticamente uploadati nel database della polizia, e in cambio si riceve una card identificativa che finora è stata distribuita a 200.00 persone. Il portavoce della polizia stessa, che non ha rivelato la sua identita' ha ingenuamente affermato che "questo sistema ci dà piu' potere nel prevenire i crimini e identificare i criminali su Internet."
http://www.etaiwannews.com/China/2002/11/05/1036460942.htm

* Arresti e leggi restrittive in Tunisia.

(http://www.neural.it/) Il presidente tunisino Zine al-Abidine ben Ali, gia' acerrimo nemico della liberta' di girare liberamente fra i contenuti di Internet, ha ordinato il primo arresto per un dissidente in rete. Si tratta di Zouhair Yahyaoui, giornalista professionista imprigionato per le proprie opinioni schiette nei confronti della brutalita' del regime che tende ad implementare anche controlli tecnici, filtri software, mentre cerca d'infilare dappertutto la sua propaganda. In realta' il giornalista ha una condanna a 24 mesi per aver 'diffuso false informazioni', comunque dopo aver subito tortura per rivelare la password dei suo server.
http://www.ojr.org/ojr/world_reports/1036538983.php

* Gianfranco Mascia e Mark Bernardini indagati a Bologna.

Gianfranco Mascia (dei comitati BOBI e webmaster del sito www.igirotondi.it) e Mark Bernardini (del Gruppo di discussione telematico No Berluska) hanno ricevuto un Avviso della conclusione delle Indagini Preliminari da parte della Procura della Repubblica di Bologna per aver, tra l’altro, divulgato l’iniziativa del Girotondo Telematico al sito del Ministero della Giustizia (www.giustizia.it) il giorno 20 febbraio 2002.
http://www.igirotondi.it/solidarieta_netstrike.htm
(...)Ora leggo che sarei di Bologna, che sarei un esponente dei girotondi, che mi sarebbe stata espressa solidarietà dai vari Flores D´Arcais et similia, che avrei stilato un comunicato congiunto con Gianfranco Mascia. Falso, falso, falso, falso. 4)Ero e sono un iscritto al Partito dei Comunisti Italiani, per il quale nel 2001 fui candidato al Comune di Milano, http://users.belgacom.net/markbernardini/pdcimimarkbern.htm. Non ne ho mai fatto mistero alcuno, ma pare che questo non interessi nessuno. 5)Lo sciopero telematico in questione ha avuto l´adesione ufficiale di un solo Partito: il PdCI, il cui Presidente, Armando Cossutta, vi partecipò in prima persona da Bruxelles. 6)Veniamo al nocciolo della questione. Mi sarebbe stato notificato di essere indagato. E´ falso. Del resto, alla Procura di Bologna risulto residente a Milano in Via Orti, mentre la Procura di Milano me ne sbatté fuori con l´impiego della Polizia il 21 febbraio 2001, e da allora risulto essere un "senza fissa dimora". 7) Ecco quanto ho scritto il 12 novembre, non appena alcuni compagni mi hanno avvisato via internet di quanto stesse accadendo ai miei danni in Italia: Sono anche pronto ad andare in galera, lo ero fin dal 10 ottobre 2000, quando ho fondato il sito con i manifesti contraffatti di Berlusconi, per affermare il diritto ad esercitare democraticamente la difesa della democrazia stessa dai vari oligarchi del momento, usurpatori della Repubblica nata dalla Resistenza. Senza volermi ergere a martire, ricordo con modestia l´insegnamento di Salvador Allende, "pronto a resistere con ogni mezzo affinché ciò costituisca una lezione nella storia ignominosa di coloro che hanno la ragione della forza, ma non la forza della ragione". Come dicevo, come dicevamo in tutti questi mesi, anni? Resistere, resistere, resistere. La Resistenza è appena iniziata". Tornate a trovarci, fra una settimana: la realtà è sempre peggiore d´ogni supposizione. Mark Bernardini http://it.groups.yahoo.com/group/noberluska/message/29002

* Radio italiane: sequestri di computer e mp3P.

Proseguono le operazioni di controllo della Guardia di Finanza tra le emittenti italiane. Nell'ultimo blitz sono stati sequestrati 10.491 file mp3, software e computer.
http://punto-informatico.it/p.asp?i=42272

* Chiesti 110mila euro agli utenti del p2p.

Clamorosa iniziativa legale dell'antipirateria danese che ha individuato 150 utenti dei sistemi di condivisione dei file, ha tracciato quanto hanno scaricato e ora ha mandato loro le fatture. Con l'appoggio del tribunale.
http://punto-informatico.it/p.asp?i=42319

* PEOPLE'S REPUBLIC OF CHINA STATE CONTROL OF THE INTERNET IN CHINA.

* PEOPLE'S REPUBLIC OF CHINA STATE CONTROL OF THE INTERNET IN CHINA.
http://www.web.amnesty.org/ai.nsf/recent/asa170072002

* 60mila e-mail intercettate.

Sono durate un anno e mezzo le indagini che hanno portato all'arresto dei 20 no global su ordine della magistratura cosentina. (...) Durante questi mesi di indagini sono state compiute intercettazioni, tra le quali quelle a 60 mila e-mail, pedinamenti e riprese filmate.
http://www.televideo.rai.it/televideo/nazionale/solotesto.asp?tlv=112

* Spiata la posta elettronica; denuncia del centro Intifada: "Spariti 700 messaggi".

EMPOLI. Una denuncia al Garante della privacy e' stata presentata dal centro sociale Intifada per una serie di strani episodi alla base dei quali vi sarebbe la sparizione di centinaia di e-mail inviate e mai ricevute dall'organizzazione da sempre in prima linea sui temi no-global. "All'interno di questo clima (gli arresti della procura di Cosenza, ndr) - affermano i responsabili dell'Intifida - vogliamo denunciare la sparizione (sequestro?) di circa 700 messaggi di posta elettronica inviati al nostro indirizzo csaintifada@dada.it dal 7 Novembre 2002 (il Social Forum Europeo era appena iniziato) ad oggi. Ma andiamo per ordine, appena finito il Social Forum Europeo abbiamo notato che stranamente alla nostra casella postale elettronica non arrivavano più messaggi, e questo ci ha messo in allarme. Allora facendo una serie di riscontri abbiamo verificato che chiunque inviava la posta tramite Dada al nostro indirizzo gli ritornava indietro con un messaggio automatico in inglese."Sorry it didn't work out. "csaintidada@dada.it": Sorry, no mailbox here by that name. Below this line is a copy of the message». Da questo messaggio si capisce che qualche operatore facendo «rimbalzare» i nostri messaggi a terzi, ha sbagliato a scrivere il nostro indirizzo sostituendo la f con la d e quindi determinando l'azzeramento della nostra posta. Ora noi vorremmo che Dada ci dicesse: dove sono finiti i nostri messaggi; se da parte della magistratura c'e' un'ordinanza di sequestro della nostra posta elettronica; chi ha ordinato a Dada una copia di tutta la nostra posta. Per quanto riguardo questo episodio di soppressione della privacy l'abbiamo gia' segnalato al Garante per la privacy. (...) La nuova e-mail del Csa intifada e' intifada@ecn.org".
http://www.iltirreno.quotidianiespresso.it/iltirreno/arch_16/empoli/cronaca/le101.htm

* Offerta speciale dalla procura di Cosenza: come premio per le lotte sostenute in regalo un pratico 270 adatto in tutte le stagioni.

All'alba del 15/11/2002 42 persone sono state raggiunte da procedimento giudiziario aperto dalla procura di Cosenza per 270, associazione sovversiva e cospirazione mediante associazione. Tra questi, 11 uomini sono stati trasferiti al Carcere Speciale di Trani e 2 donne al carcere di Latina, mentre per altre 6 sono scattati gli arresti domiciliari. I capi di imputazione che hanno mosso il Gip sono di cospirazione politica mediante associazione al fine di turbare l'esercizio di governo, propaganda sovversiva tesa a sovvertire violentemente l'ordine economico. Contestati anche reati di danneggiamento. Napoli, Cosenza, Taranto, Reggio Calabria, Vibo Valentia, queste le città dove è stato eseguito il provvedimento. Il trasporto al SuperCarcere di Trani non ha permesso ai fermati nemmeno un contatto con il proprio avvocato. Abbiamo letto con attenzione le prime parti dell'ordinanza di custodia cautelare per i 20 arrestati disponibile sul sito di rainews http://www.rainews24.it/ran24/speciali/arresti_noglobal/default.htm
Veniamo citati in piu' punti, in particolare un paio di pagine sono dedicate ai dati di registrazione del nostro dominio, informazioni semplici da reperire e pubbliche. Si possono visualizzare con un browser all'url http://www.directnic.com/whois/index.php?query=www.inventati.org
Veniamo citati in quanto hosting del sito sudribelle, da qualche mese inattivo come viene segnalato anche nell'ordinanza. Questa vicenda ci appare una tragica farsa. Colpevole pero' di aver trascinato in carcere 20 persone, piu' altrettante iscritte nel registro degli indagati. Facciamo nostre per questo le critiche che da molte parti sono piovute sulla magistratura cosentina e ci uniamo alle voci di coloro che chiedono la scarcerazione immediata degli arrestati. Siamo rimasti colpiti dalle valutazioni effettuate dalla magistratura circa le discussioni tra alcuni degli indagati sulla possibilita' di cifrare le proprie missive. Il solo fatto di tentare di tutelare la propria privacy viene letto come volonta' di dare vita ad una struttura tesa a compiere atti illegali. La nostra Associazione diffonde dalla sua nascita la cultura degli strumenti crittografici come mezzo di tutela della privacy. Il nostro server offre gratuitamente diversi servizi tesi alla tutela della riservatezza delle comunicazioni e dei suoi contenuti. Non accettiamo affatto che queste pratiche vengano criminalizzate, con la falsa giustificazione della tutela della sicurezza del cittadino da spettri quali terrorismo, criminalita' informatica ed, in questo caso, un'associazione sovversiva. Le valutazioni circa l'utilizzo della rete come luogo privilegiato di coordinamento per attivita' eversive di ogni genere ci appaiono ridicole, e non di meno sono sempre piu' frequenti. Dovrebbe essere qualcosa di piu' simile alla Banda Bassotti, che ad un'associazione sovversiva, il gruppo che scelga di sovvertire violentemente l'ordine economico dello stato coordinandosi per telefono e su liste di discussione pubbliche, su siti pubblici in hosting su server che non hanno mai nascosto la propria esistenza. Probabilmente presto leggeremo sui giornali che tra il materiale sequestrato agli indagati vi sono anche intere collezioni di topolino dai quali traevano spunto per l'organizzazione della guerriglia, per fortuna che il commissario Basettoni con l'aiuto dei R.O.S. ha messo fine alle loro losche attivita': il deposito dello zio paperone e' salvo anche questa volta. Se questo fosse un fumetto, probabilmente avremmo voglia di ridere, ma dato che questa e' la vita vera e la gente finisce in carcere per davvero, il riso ci esce con l'amaro in bocca ed il volto cupo.
http://inventati.org - http://autistici.org

INIZIO
PAGINA
Isole nella Rete   |  powered by MovableType   |  XML RSS